Negli ultimi decenni la ricerca ha evidenziato un potenziale ruolo del microbiota intestinale nella regolazione del sistema immunitario, nell’assorbimento di nutrienti, oltre ad essere coinvolto nella fisiologia del sistema nervoso e delle funzionalità cerebrali. Inoltre, alterazioni a carico della composizione della popolazione batterica dell’intestino sono state associate a diverse condizioni patologiche nell’ospite tra cui alcuni disturbi neurodegenerativi come la Malattia di Parkinson e il declino cogntivo. La dieta rappresenta uno dei principali determinanti del microbiota intestinale, perché in grado di modulare la popolazione batterica che a sua volta esercita un effetto sull’ospite. La stretta interazione tra dieta, microbiota e cervello, potrebbe almeno in parte aiutarci a spiegare i meccanismi attraverso i quali i nostri stili di vita possono accelerare o rallentare i processi di invecchiamento cerebrale.